venerdì

AVVENTO


a cura di Don Danilo Priori

Noi tutti conosciamo che il tempo è misurato con gli anni, i mesi, le settimane, i giorni, le ore ecc
Il sole e la luna servono a misurare il tempo fin dalla creazione.
Esiste un anno civile, costituito come tutti sappiamo da 365 giorni e poche ore…che ha inizio per la grande maggioranza
dell’ umanità, il 1 gennaio e termina il 31 dicembre, esiste poi l’ anno giudiziario, l’ anno scolastico, universitario, pastorale ecc..
Per la maggior parte dei cristiani in particolare cattolici, esiste l’ anno liturgico. Esso non coincide con l’ anno solare ma è costituito dal tempo di Avvento-Natale-Epifania. Dal tempo di Quaresima-Pasqua e dal tempo ordinario.
L’ anno liturgico ha inizio con la prima domenica di avvento quest anno il 28 novembre.
Con il canto d ingresso di questa domenica che ci dispone a vivere non solo l’ Avvento, ma tutto l anno liturgico esprimiamo il nostro desiderio di elevazione a Dio che non delude mai coloro che sperano in lui. L’ antifona è tratta dal salmo 24 versetti 1-3 , un salmo di supplica che celebra l amore del Signore per gli uomini. Vi leggo l antifona – A, te Signore elevo l anima mia Dio mio, in te confido, che io non sia confuso. Non trionfino su di me i miei nemici. Chiunque spera in te non resti deluso.Il popolo santo di Dio radunato per celebrare i santi e divini misteri, fa sua questa invocazione e si dispone a celebrare l avvento.
L’ Avvento non è un tempo propriamente penitenziale, come lo è invece la Quaresima non ci tragga in inganno il colore violaceo dei paramenti. La venuta del Signore, il suo trionfo finale non è per i credenti motivo di paura ma di amorosa e fervida attesa.
Nelle 4 domeniche di avvento non si canta il gloria , perché questo inno angelico risuoni solenne nella notte di Natale.
La terza domenica di Avvento viene denominata – GAUDETE- rallegratevi è da molti secoli la prima parola del canto di entrata di questa domenica. Gaudete in domino semper, che conferisce proprio a metà del cammino di Avvento un tono di gioia e di speranza poiché il Signore è vicino. Il colore dei paramenti può essere di colore rosaceo.
Nella liturgia Ambrosiana della diocesi di Milano, le domeniche di avvento sono 6 ,esattamente come quelle dell avvento ispanico.mozarabico. L avvento è il gioioso tempo dell attesa. È il tempo della venuta del Signore che ci prepara a fare memoria della venuta del figlio di Dio.Egli nacque da una donna , Maria di Nazareth,per opera dello Spirito Santo. La chiesa rivive questo evento di salvezza ogni anno a Natale in tutta la sua luce e grazia, perché dovete sapere che nella memoria liturgica si rende presente tutta la gioia, la forza salvifica perenne di quella nascita affinché noi tutti oggi ne possiamo partecipare.
L’ Avvento inizia con la Messa festiva del sabato e con i primi vespri della domenica.
Il Lezionario festivo che ci accompagnerà quest anno è quello del ciclo A, pertanto saremo condotti dal vangelo secondo l evangelista MATTEO. ciclo B Marco + Giovanni cap. 6 dalla domenica 17 alla 21 del tempo ordinario. Ciclo C Luca. Il lezionario feriale è uguale per tutti i tempi.
Occorre ricordare poi che il tempo di Avvento è liturgicamente il vero mese mariano sapete perché ?
Maria insegna alla chiesa come si invoca, si attende e si accoglie la Parola, il Salvatore. La chiesa missionaria vede in lei, la stella dell evangelizzazione e da lei impara come si da Gesù e il suo vangelo al mondo.
A differenza della quaresima l organo e gli altri strumenti musicali possono suonare e così pure può essere realizzato l addobbo floreale. Leggere dall ordinamento generale numero 305 - 306- 313
Ornare con moderazione significa disporre una bella ed elegante composizione realizzata anche con fiori non esotici e costosi, utilizzando rami verdi, traendo dalla natura quanto secondo la stagione fornisce. È molto importante l indicazione dei documenti di disporre i fiori accanto all altare e non sulla mensa, infatti proprio con ciò si può far notare che tutto l ambiente diventa festivo e celebra il Signore. Disporre i fiori è un modo di abitare di gioire e far festa. Tutta L’ AULA liturgica è sala delle nozze del re, spazio per l alleanza che si rinnova tra Dio e il suo popolo convocato.
Un'altra raccomandazione questo lo dico ai sacrestani . non vestite di viola l altare e l ambone, essi sono i luoghi pasquali e vi si addicono solo il bianco e l oro, il rosso in qualche occasione. Nell aula liturgica può trovare posto la corona d avvento che dalle case è passata alle chiese dove si raduna la famiglia di Dio che attende la luce del natale del Signore. Essa è costituita da rami sempre verdi , ornati dove collocano 4 ceri, che vengono accesi gradatamente. Le candele della corona non sostituiscono le candele dell altare. La luce cresce ogni domenica da uno a quattro, è un piccolo aiuto come un sussidio che caratterizza il cammino verso la luce di Natale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

davvero una piacevole sorpresa imbattermi in qsto blog per caso e ritrovare don Danilo che ho avuto la fortuna di conoscere nel 2005 per il battesimo della mia nipotina... grazie per i preziosi consigli sull'avvento, cercherò di seguirli compatibilmente con il pensiero del mio anziano sacerdote...

Anonimo ha detto...

Sono una laica inesperta in questo campo e desidero dei chiarimenti per il periodo dell'Avvento: per il rito ambrosiano come ci si deve comportare con l'addobbo floreale e i colori delle candele?